Oggi la biblioteca chiuso

Fabio Bargagli Petrucci

(
1875, Siena
1939, Milano
)

Nato nel 1875 da una famiglia fra le più in vista di Siena, Fabio Bargagli Petrucci coltivò fin dagli anni giovanili la passione per la storia e per l’arte senesi.
Ancora studente universitario in giurisprudenza pubblicò due opuscoli: uno sulla Valdichiana senese e l’altro, Le acque di Siena. Note storiche. Fontebranda, prodromo ai due volumi sulle Fonti di Siena e i loro acquedotti, che, pubblicato nel 1906, costituisce sicuramente la sua opera di maggiore spessore.
La vocazione giovanile al mondo dell’arte, subito dominante sugli studi giuridici, si manifestò presto in una serie di interventi pubblicistici appassionati, tesi a ridestare l’attenzione verso l’arte antica, a sollevare le problematiche relative alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico italiano e a incoraggiare il risveglio delle arti decorative.
La passione nello studio dell’arte senese e l’impegno per la sua salvaguardia lo condussero negli anni a intraprendere una serie di iniziative di rilievo; tra queste la fondazione di alcune qualificate riviste d’arte, importanti interventi nell’ambito del restauro e della conservazione, l’organizzazione di un efficiente sistema museale, azioni per la salvaguardia del tessuto urbanistico. Un’intensa attività che andò di pari passo con un forte impegno politico che culminò con la nomina a podestà di Siena nel corso del 1926, incarico che mantenne fino al 1936.
Fabio Bargagli Petrucci morì a Roma il 2 maggio 1939.Nato nel 1875 da una famiglia fra le più in vista di Siena, Fabio Bargagli Petrucci coltivò fin dagli anni giovanili la passione per la storia e per l’arte senesi.
Ancora studente universitario in giurisprudenza pubblicò due opuscoli: uno sulla Valdichiana senese e l’altro, Le acque di Siena. Note storiche. Fontebranda, prodromo ai due volumi sulle Fonti di Siena e i loro acquedotti, che, pubblicato nel 1906, costituisce sicuramente la sua opera di maggiore spessore.
La vocazione giovanile al mondo dell’arte, subito dominante sugli studi giuridici, si manifestò presto in una serie di interventi pubblicistici appassionati, tesi a ridestare l’attenzione verso l’arte antica, a sollevare le problematiche relative alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico italiano e a incoraggiare il risveglio delle arti decorative.
La passione nello studio dell’arte senese e l’impegno per la sua salvaguardia lo condussero negli anni a intraprendere una serie di iniziative di rilievo; tra queste la fondazione di alcune qualificate riviste d’arte, importanti interventi nell’ambito del restauro e della conservazione, l’organizzazione di un efficiente sistema museale, azioni per la salvaguardia del tessuto urbanistico. Un’intensa attività che andò di pari passo con un forte impegno politico che culminò con la nomina a podestà di Siena nel corso del 1926, incarico che mantenne fino al 1936.
Fabio Bargagli Petrucci morì a Roma il 2 maggio 1939.Nato nel 1875 da una famiglia fra le più in vista di Siena, Fabio Bargagli Petrucci coltivò fin dagli anni giovanili la passione per la storia e per l’arte senesi.
Ancora studente universitario in giurisprudenza pubblicò due opuscoli: uno sulla Valdichiana senese e l’altro, Le acque di Siena. Note storiche. Fontebranda, prodromo ai due volumi sulle Fonti di Siena e i loro acquedotti, che, pubblicato nel 1906, costituisce sicuramente la sua opera di maggiore spessore.
La vocazione giovanile al mondo dell’arte, subito dominante sugli studi giuridici, si manifestò presto in una serie di interventi pubblicistici appassionati, tesi a ridestare l’attenzione verso l’arte antica, a sollevare le problematiche relative alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico italiano e a incoraggiare il risveglio delle arti decorative.
La passione nello studio dell’arte senese e l’impegno per la sua salvaguardia lo condussero negli anni a intraprendere una serie di iniziative di rilievo; tra queste la fondazione di alcune qualificate riviste d’arte, importanti interventi nell’ambito del restauro e della conservazione, l’organizzazione di un efficiente sistema museale, azioni per la salvaguardia del tessuto urbanistico. Un’intensa attività che andò di pari passo con un forte impegno politico che culminò con la nomina a podestà di Siena nel corso del 1926, incarico che mantenne fino al 1936.
Fabio Bargagli Petrucci morì a Roma il 2 maggio 1939.