Altri fondi e collezioni
Principali archivi di personalità e raccolte documentarie
Pèleo Bacci
Il materiale di natura archivistica pervenuto in Biblioteca nel 1950, comprende documentazione di vario genere legata all’attività professionale e di ricerca di Pèleo Bacci, con raccolte di foto, corrispondenze, carte di carattere personale, stampe e numerose prime stesure di saggi e materiali preparatori, oltre a una sezione di autografi risorgimentali. Fatta eccezione per quest’ultima collezione, il resto della documentazione riferibile a Pèleo Bacci non è consultabile né riproducibile. Il Fondo è descritto anche in SIUSA-Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche.
Carlo Milanesi
Il Fondo, giunto in Biblioteca nel 1868, è articolato in due parti: la prima è costituita da 35 volumi miscellanei di materiali documentari prodotti e raccolti da Carlo Milanesi – cui se ne aggiungono 3 riconducibili a Pietro Selvatico –, mentre la seconda accoglie 13 volumi di lettere ricevute da Carlo Milanesi e 2 buste di carteggio intercorso fra Carlo Milanesi e il fratello Gaetano. Di questi materiali si conserva un Catalogo dei manoscritti del prof. Carlo Milanesi donati alla Biblioteca comunale di Siena (archivio della Biblioteca XX.46) – verosimilmente redatto al momento della consegna –, contenente in allegato una Nota dei libri del fu prof. Carlo Milanesi che essendo riscontrati duplicati per la Biblioteca comunale di Siena, in conformità delle sue ultime disposizioni sono stati trasmessi al R. Archivio di Stato in detta città, a firma di Luciano Banchi (14 maggio 1868). Il materiale può essere individuato tramite il catalogo topografico manoscritto presente nella sala di consultazione della Biblioteca.
Il Fondo è descritto anche in SIUSA-Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche.
Gaetano Milanesi
Il Fondo, pervenuto alla Biblioteca comunale nel 1895 a seguito di mandato testamentario, si compone di una consistente quantità di opere a stampa, lettere, trascrizioni, abbozzi di articoli, appunti etc. di ambito storico e storico-artistico. La documentazione – della quale si conserva un catalogo sommario redatto alla consegna, contenente anche nota dei materiali che per testamento passarono all’Archivio di Stato – può essere individuata tramite il catalogo topografico manoscritto presente nella sala di consultazione della Biblioteca. Il Fondo è descritto anche in SIUSA-Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche.
Giuseppe Porri
Le numerose collezioni di Giuseppe Porri (numismatiche, sfragistiche, documentarie, letterarie e di stampe) pervennero alla Biblioteca comunale per legato testamentario nel settembre 1886. Nel complesso la Biblioteca acquisì 131 volumi fra codici, miscellanee manoscritte e opere a stampa di particolare rarità e pregio, una raccolta di migliaia di pezzi tra monete, tessere, medaglioni, poi confluite nelle collezioni del Museo civico. Si conserva inoltre una ragguardevole collezione di migliaia stampe – soprattutto dei secoli XVIII e XIX, oltre numerosi disegni e una collezione di autografi. La documentazione proveniente dal lascito di Giuseppe Porri è priva di uno specifico mezzo di corredo e può essere individuata tramite il catalogo topografico manoscritto presente nella sala di consultazione della Biblioteca. La collezione di autografi – che conta circa 20.000 unità suddivise in oltre 3.000 fascicoli intitolati ai diversi autori e raccolti in 145 contenitori – dispone di un catalogo a schede mobili in ordine alfabetico (recanti pressoché esclusivamente solo l’indicazione dell’autore e la collocazione del fascicolo), di un elenco parziale edito in appendice al saggio di G. Catoni, Giuseppe Porri e la sua collezione d’autografi nella Biblioteca comunale di Siena, “Critica storica”, XIV/2-4 (1975), pp. 454-489 – con alcune indicazioni sui contenuti dei fascicoli considerati –, nonché del catalogo topografico Bastianoni-De Gregorio, limitato, però, a 30 contenitori. Il Fondo è descritto anche in SIUSA-Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche.
Fondi librari (catalogati e in corso in catalogazione)
Natura delle raccolte
Si tratta di raccolte di opere – sia antiche sia moderne – giunte in Biblioteca per lo più come donazioni organiche o acquisti in blocco e che sono tuttora conservate unitariamente. Sono per la maggior parte disponibili per la consultazione e rintracciabili nei seguenti tre cataloghi: a) OneSearch, b) catalogo generale per autori a schede mobili e c) catalogo Staderini per il materiale miscellaneo
Andreini
Cospicua donazione ricevuta nel 1951, in seguito al legato testamentario dell’ingegner Carlo Andreini di Firenze. La raccolta, sebbene porti il nome del suo donatore, è costituita dalla biblioteca della famiglia senese Vaselli: oltre 5.000 edizioni, prevalentemente antiche.
Baranelli-Bandinelli
Il fondo, acquisito per donazione nel 1990 da Luca Baranelli e Fiamma Bianchi Bandinelli, consta di più di 1.500 opere moderne (di argomento economico, sociologico, politico e di storia contemporanea) e 163 testate di periodici (711 annate, 2.853 fascicoli). Corredato da un elenco di consistenza ma non ancora catalogato.
Bargagli Petrucci
La raccolta appartenuta ai marchesi Guidone e Pandolfo Bargagli Petrucci fu donata dal Monte dei Paschi alla BCI all’inizio degli anni Sessanta del Novecento: consta di quasi 2.000 stampati, perlopiù antichi, di manoscritti e di oltre 1.000 opuscoli e documenti miscellanei vari.
Borghini
Donazione ricevuta nel 2013 dal Magistrato delle Contrade di Siena in seguito al mandato testamentario di Gabriele Borghini – storico dell’arte ed ex-soprintendente per i Beni storici artistici e demoantropologici per le province di Siena e Grosseto – e successivamente concessa in comodato d’uso gratuito alla Biblioteca. La collezione è composta da circa 20.000 volumi di ambito umanistico, di carattere prevalentemente storico e storico-artistico.
Bruchi
La collezione del senatore Alfredo Bruchi (1873-1956), donata anch’essa dal Monte dei Paschi alla Biblioteca all’inizio degli anni Sessanta del Novecento, conta più di 3.000 opere, per la quasi totalità moderne, e 357 autografi.
D'Argenio
Nel 1954 furono accettate 541 edizioni moderne di letteratura greca e latina (Edizioni Didot, Les Belles Lettres, Hachette, con una sezione della prestigiosa collana Bibliotheca Teubneriana), donate post mortem da Carmine D’Argenio.
Milano
Circa 3.000 pubblicazioni appartenute a Paolo Milano (1904-1988), critico letterario, traduttore, studioso di storia del teatro.
Paoli
La raccolta del germanista e musicologo Rodolfo Paoli (1905-1978) giunse in Biblioteca negli anni Ottanta del Novecento; essa conta più di 6.800 volumi – tra monografie, opuscoli e periodici – per la quasi totalità novecenteschi; riguarda la letteratura tedesca, ma anche italiana e francese, e la storia della musica. In corso di catalogazione.
Patrignani
La collezione di Ivaldo Patrignani fu acquistata nel 1987, conta 7.866 volumi, per la maggior parte opere otto e novecentesche; il libro antico è scarsamente rappresentato anche se sono presenti cinquecentine, seicentine ed edizioni del XVIII secolo.
Raggi-Canozzi
Donazione ricevuta nel 2018 dai signori Gabriella Canozzi e Carlo Raggi. Si tratta di una consistente raccolta costituita da opere di Ugo Foscolo – anche in prima edizione –, da opere di critica e saggistica, e da edizioni collettive e nazionali.
Sapori
Ricca collezione personale di Armando Sapori (1892-1976), professore di storia dell’economia, giurista e senatore; consta di quasi 6.000 volumi, 7.000 disegni, periodici, tesi di laurea, miscellanee, carteggi e manoscritti.
Symeonides
Raccolta appartenuta alla storica dell’arte Sibilla Symeonides (1913-1975) e donata post mortem dal marito: 380 opere. Oltre al catalogo OneSearch, si veda anche Catalogo del Fondo Symeonides, cura di Rosanna de Benedictis e Luciana Baroni, Amministrazione provinciale di Siena – Biblioteca comunale degli Intronati, Siena 1986.
Volpi-Cominiana
Deposito della Regione Toscana di circa 300 opere edite dai fratelli Giovanni Antonio e Gaetano Volpi che, con Giuseppe Comino, dominarono la tipografia settecentesca a Padova. Si tratta di classici latini e italiani, ma anche testi scientifici curati dai professori dello Studio padovano, opere di antiquaria e erudizione.
Archivi e raccolte documentarie
Archivio Idilio Dell'Era (Martino Ceccuzzi)
Nel 1981 don Martino Ceccuzzi manifestò l’intenzione di donare alla Biblioteca il proprio archivio. Il lascito venne confermato nelle disposizioni testamentarie comunicate all’Istituto nel gennaio 1989. L’archivio è costituito principalmente dai suoi lavori editi e inediti: poesie, racconti, romanzi manoscritti o dattiloscritti, ritagli di giornale, recensioni, articoli e una ricca corrispondenza (circa 392 unità tra lettere, biglietti e cartoline). I materiali documentari sono individuabili mediante il catalogo Sbart OneSearch.
Carteggio Luigi Mussini/Giovanni Duprè
Nel carteggio sono incluse circa 180 lettere che i due artisti si scambiarono tra il 18 marzo 1849 e il 6 gennaio 1880, testimoniando la comunanza di interessi artistici e di frequentazioni. I due nuclei di lettere furono donati nel 1924 dalla figlia del pittore, Luisina Mussini Franchi; è probabile che il gruppo di lettere che Mussini aveva scritto a Duprè erano tornate in suo possesso nel 1882 come si evince da una lettera del 28 marzo di quell’anno scrittagli da Luigi Venturi e contenuta nella raccolta “Particolari Famiglie senesi 108” dell’Archivio di Stato di Siena (“Le tue lettere le ho consegnate all’Amalia [Duprè] che te le farà pervenire con tutta sicurezza”). Infatti, in occasione della stesura di “Scritti minori e lettere di Giovanni Duprè con un’appendice ai suoi Ricordi autobiografici” (Firenze 1885), Venturi, tramite Amalia Duprè, aveva raccolto materiale epistolare ricevuto anni prima dallo scultore.
Il carteggio è individuabile mediante il catalogo Sbart OneSearch.
Archivio Mario Verdone
La documentazione è pervenuta in parte nel 2011 e in parte nel 2017, donata dal figlio Luca; essa è riconducibile all’attività teatrale, librettistica e di carattere memorialistico di Mario Verdone. Materiale documentario a lui riferibile è conservato anche presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e la Fondazione Primo Conti Onlus di Fiesole
M.G. Bazzarelli – M. Francioni – S. Moscadelli, Il fondo archivistico «Mario Verdone» conservato presso la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena, in Lo sguardo oltre lo schermo, Atti della giornata di studi nel centenario della nascita, Siena Biblioteca comunale degli Intronati 6 dicembre 2017, a cura di Stefano Moscadelli, Siena, Accademia senese degli Intronati, 2018, pp. 127-165.
Archivio Gaspero Mazzi
Originariamente appartenute all’Accademia degli Intronati, le carte riconducibili allo scienziato vennero acquisite dalla Biblioteca dopo il 2001. L’archivio, di dimensioni ampie, è costituito da manoscritti, appunti e materiali preparatori relativi alla sua produzione scientifica. Interessanti sono gli opuscoli a stampa di carattere scientifico e le pubblicazioni legate alle riunioni degli scienziati italiani. Lo stesso dicasi per la corrispondenza che lo scienziato intrattenne con numerosi esponenti del mondo scientifico e culturale italiano ed europeo, coprendo un intervallo cronologico che va dal 1814 al 1867.
L’archivio comprende documentazione aggregata relativa all’attività di segretario delle corrispondenze per l’Accademia dei Georgofili. I materiali documentari sono individuabili mediante il catalogo Sbart OneSearch.
Autografi
Autografi Bacci (Pèleo Bacci)
Acquistati dall’Amministrazione comunale e in parte donati dallo stesso Bacci, negli anni 1942-43 e 1946, la collezione di autografi risorgimentali complessivamente consta di 2.624 documenti; ognuno degli inserti e dei fascicoli in cui sono raccolti – insieme a opuscoli, ritagli di giornale, ritratti a stampa, fotografie etc. – è dedicato a una personalità di età napoleonica o risorgimentale. Complessivamente la collezione rappresenta una fonte importante per lo studio del periodo risorgimentale.
Gino Garosi, Lettere e documenti dell’età del Risorgimento. La raccolta Pèleo Bacci della Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena, 1990.
Autografi Bruchi (Alfredo Bruchi)
La collezione di autografi, donata dal Monte dei Paschi nel 1960 insieme alla raccolta libraria appartenuta ad Alfredo Bruchi, è costituita per lo più da lettere di personalità legate a vario titolo all’epopea risorgimentale.
I materiali documentari sono individuabili mediante il catalogo Sbart OneSearch.
Autografi Porri (Giuseppe Porri)
Tra le varie raccolte acquisite dalla Biblioteca di grande valore è la collezione di autografi del libraio collezionista senese Giuseppe Porri, lasciata in legato alla Biblioteca insieme alle proprie raccolte numismatiche, sfragistiche, letterarie e di stampe. La collezione Autografi Porri, oltre che consistente nel numero di pezzi (circa 20.000) e ricca di curiosità di vario genere, rappresenta un fondo degno della massima attenzione da parte degli studiosi, sia per la presenza di materiali riguardanti la realtà culturale senese del secolo XIX, sia per la qualità di quelli relativi ai secoli precedenti. L’arco cronologico in cui la collezione spazia dal XIII secolo fino a tutto l’Ottocento.
Gli autografi Porri della Biblioteca comunale di Siena. Catalogo, a cura di C. Bastianoni e di M. De Gregorio, Firenze, Giunta Regionale Toscana, La Nuova Italia, 1989, 2 voll.
Dipinti
Collezione
La Biblioteca conserva una collezione di dipinti, realizzati tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, che ritraggono i benefattori e alcuni personaggi eminenti della storia della Biblioteca, tra i quali si segnalano Sallustio Bandini e Giuseppe Ciaccheri.