Fondo manoscritti

Descrizione del fondo manoscritti della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena

Il Fondo Manoscritti della Biblioteca è stimato a oltre 6.000 volumi e 33.000 autografi; esso nasce dalla stratificazione di materiale documentario di diversa provenienza riconducibile sia ai lasciti di privati cittadini che hanno donato le proprie raccolte librarie (Bandini, Sansedoni, Benvoglienti), sia ai numerosi conventi e Compagnie senesi soppressi dal Governo napoleonico prima (1807) e dal Governo italiano poi (1866). L’ordinamento dell’intero Fondo – compiuto dal bibliotecario Luigi De Angelis e dal suo collaboratore Lorenzo Ilari nel secondo decennio del secolo XIX – in base al quale i volumi furono sistemati secondo le materie, ha di fatto determinato la scomposizione delle raccolte pervenute dalle donazioni private e dai conventi.

I manoscritti medievali, assegnabili cronologicamente ai secoli IX-XV, posseduti dalla Biblioteca sono circa 1000. Tra gli esemplari più preziosi per antichità sono da ricordare alcuni codici - liturgici (messali, antifonari, graduali, passionari), biblici o contenenti testi della letteratura patristica - perlopiù provenienti dalle abbazie benedettine del territorio. Tra questi si citano i manoscritti contenenti i Commentaria in Iohannis evangelium di Alcuino di York (ms. F.IV.24, sec. IX-X), le Homeliae in Leviticum di Origene (ms. F.V.21, sec. XI), l’Expositio in Mattheum di Remigio di Auxerre (ms. F.I.8, sec. XII), la Bibbia datata 1017 (ms. F.III.3). Tra i documenti più antichi la Biblioteca conserva il frammento di un papiro ravennate in scrittura corsiva del sec. VIII-IX  (libello di enfiteusi di due fondi concessi dalla basilica di S. Pietro di Ravenna) proveniente dal Convento di S. Agostino di Siena. Appartengono al fondo esemplari di inestimabile valore sia per la ricchezza delle illustrazioni sia per la provenienza, tra questi si segnalano il Breviario francescano del sec. XV con miniature attribuite a Sano di Pietro (ms. X.IV.2), i Messali decorati dal Sassetta (ms. G.V.7, sec. XV) e da Liberale da Verona (ms. X.II.3, sec. XV), il Collectarium di origine napoletana illustrato da Matteo Felice (ms. X.I.3, sec. XV), l’Antifonario miniato per l’Eremo di Lecceto nel 1442 da Giovanni di Paolo (ms. G.I.8). Fra gli altri codici alcuni esemplari, splendidamente miniati, di origine francese del sec. XV: il Messale appartenuto all’arcivescovo di Tournai Ferry de Clugny (X.V.1) e il Pontificale romano realizzato per Jean de Bourbon, vescovo di Le Puy-en-Velay e abate dell'Abbazia di Cluny (ms. X.V.2). Un ampio apparato figurativo di straordinario valore artistico è nei manoscritti universitari, giuridici e filosofici, perlopiù di origine bolognese o francese. Tra questi i codici contenenti il Decretum Gratiani (ms. G.V.23, sec. XII; K.I.10, sec. XIV), il Corpus Iuris civilis (ms. H.IV.15, sec. XIV), le Decretali (ms. K.I.4, sec. XIV; ms. H.III.2, sec. XIII-XIV), il trattato De ecclesiastica potestate (ms. G.VI.28, sec. XIV). Di grande interesse è il nucleo di codici provenienti dal convento di San Domenico in Camporegio, fra cui si ricordano i manoscritti in pergamena dei secoli XIV e XV, ornati di miniature, contenenti le Lettere, il Diologo e le Leggende di s. Caterina da Siena ma tra tutti più importante è il codice T.III.3 dove si trovano 5 lettere originali della Santa. Dal convento di San Bernardino dell'Osservanza provengono alcuni codici con postille autografe di san Bernardino (mss. U.II.12 e U.V.4).

Tra i manoscritti moderni (post 1501) di cui si compone il Fondo, di fondamentale importanza per la conoscenza della storia di Siena sono quelli che raccolgono la documentazione relativa alla presenza spagnola nel Cinquecento: lettere, relazioni della corte spagnola, lettere di Carlo V e Filippo II, istruzioni a ministri, ambasciatori e nunzi apostolici, diplomi concessi da re spagnoli e portoghesi a vari cittadini. Molto interessanti sono le miscellanee di carattere letterario e storico-erudito (Miscellanee Benvoglienti) come pure i manoscritti contenenti appunti delle lezioni universitarie di medicina e di filosofia tenute a Padova nel sec. XVI: di contenuto medico è il ms. C.IX.16 con le opere di Bartolomeo Eustachio, il ms. C.IX.18 con le opere di Girolamo Capivaccio; di contenuto filosofico sono i mss. C.IX.14, C.IX.15, contenenti commenti ad Aristotele di Francesco Piccolomini e Bernardino Tomitano. Come testimoni filosofici  dello Studio di Siena troviamo i mss. C.III.18 contenente un frammento delle Annotazioni di Alessandro Piccolomini al libro della Poetica di Aristotele, il ms. C.IX.5 con un’opera filosofica del medico senese Giulio Mancini.

Di grande valore sono  i manoscritti architettonici (sui porti di mare, sui capitelli, sulle fortificazioni) dello scienziato, umanista e professore universitario Teofilo Gallaccini, alcuni dei quali ancora inediti. Si ricordano poi i taccuini che raccolgono i disegni eseguiti dall’architetto senese Agostino Fantastici e tra questi il suo Vocabolario di architettura, autografo (ms. E.X.2).

Fonti estremamente significative per la ricostruzione del panorama culturale senese dei secoli XVIII-XIX  e italiano del secolo XIX sono i carteggi di Giuseppe Ciaccheri, di Giovanni Girolamo Carli, di Carlo e Gaetano Milanesi. Tra le varie raccolte acquisite dalla Biblioteca di grande valore è la collezione di autografi del libraio collezionista senese Giuseppe Porri, lasciata in legato alla Biblioteca insieme alle proprie raccolte numismatiche, sfragistiche, letterarie e di stampe. La collezione Autografi Porri, oltre che consistente nel numero di pezzi (ca. 20000) e ricca di curiosità di vario genere, rappresenta un fondo degno della massima attenzione da parte degli studiosi, sia per la presenza di materiali riguardanti la realtà culturale senese del secolo XIX, sia per la qualità di quelli relativi ai secoli precedenti. L’arco cronologico in cui la collezione si muove spazia dal secolo XIII fino a tutto l’Ottocento. Altra importante raccolta è quella donata da Pèleo Bacci; le Carte Bacci consistono in una raccolta di lettere, documenti, autografi, fotografie dell'epoca  risorgimentale, dunque una fonte di grande valore per la conoscenza di quel periodo.

L'attività di catalogazione informatizzata del fondo Manoscritti è tutt'ora in corso; ormai in fase avanzata quella relativa ai manoscritti medievali, svolta grazie al progetto promosso dalla Regione Toscana: Codex. Inventario dei manoscritti medievali della Toscana.

Recentemente l’interesse suscitato dai manoscritti di epoca moderna per laureandi in discipline umanistiche, ricercatori e docenti universitari ha indotto la Biblioteca a fornire i documenti di una descrizione informatizzata in modo da rendere accessibile agli studiosi un patrimonio di fonti per la ricerca nei più diversi settori disciplinari spesso poco o per niente conosciuto, con recupero dei cataloghi cartacei di accesso al patrimonio manoscritto della Biblioteca. Per la catalogazione informatizzata dei mss. moderni è utilizzato il programma Aleph500 che supporta il formato Unimarc. Il modello di catalogazione eseguito è di tipo inventariale, comprensivo degli elementi descrittivi che riguardano la descrizione esterna (area materiale), la descrizione interna (area testuale) e la storia dell'esemplare.

Strumenti per l’accesso al fondo manoscritti

  • Giuseppe Ciaccheri, Indice dei manoscritti della Biblioteca di Siena, mss. Z.I.15-16.
    Vi sono descritti i manoscritti esistenti in Biblioteca alla fine del secolo XVIII, suddivisi per argomento.

  • Luigi De Angelis, Indice dei codici manoscritti e degli editi nel sec. XV che si conservano nella Biblioteca Comunale di Siena, mss. Z.II.1-10.
    Inventario in 10 voll. curato da Luigi de Angelis nella prima metà del secolo XIX, comprensivo degli incunaboli.

  • Lorenzo Ilari, Inventario topografico dei manoscritti della Biblioteca Comunale di Siena, ms..
    Inventario topografico con descrizioni sommarie dei manoscritti, compilato nel secondo decennio del secolo XIX da Lorenzo Ilari.

  • Luigi De Angelis, Catalogo dei testi a penna dei secoli XIII, XIV e XV che si conservano nella Pubblica Biblioteca di Siena in Capitoli dei Disciplinati della venerabile Compagnia della Madonna sotto le volte dell’I.E.R Spedale di S. Maria della Scala …, Siena, 1818, pp. 153-282.
    Catalogo dei manoscritti in lingua italiana posseduti dalla Bibioteca.

  • La Biblioteca pubblica di Siena disposta secondo le materie da Lorenzo Ilari. Catalogo che comprende non solo tutti i libri a stampa e mss. che in quella si conservano, ma vi sono particolarmente riportati ancora i titoli di tutti gli opuscoli, memorie, lettere inedite e autografe, a cura di Lorenzo Ilari, Siena, Tip. All'insegna dell'ancora, 1844-1848, 9 voll.
    Il catalogo ordinato per materie si presenta suddiviso in 7 classi: Belle lettere, Scienze morali, Scienze esatte, Scienze fisiche, Teologia, Storia, Arti e vi sono inclusi sia i manoscritti che i libri a stampa. I manoscritti sono contrassegnati da un asterisco (*) e identificati da una sommaria descrizione nonché dalla segnatura.

  • Codici miniati della Biblioteca Comunale della Biblioteca Comunale degli Intronati (sec. XI-XII), a cura di B. Klange Addabbo, Siena, Edisiena, 1987
    Nel catalogo sono descrittiun gruppo di 27 codici dei secoli XI e XII con decorazione romanica.

  • Fondo iberico dei manoscritti della Biblioteca degli Intronati. Catalogo, a cura di L. Pinero Ramirez, Città di Castello, Tibergraph, 1988.
    Il catalogo descrive 167 manoscritti contenenti documentazione relativa alla presenza spagnola a Siena nel Cinquecento.

  • Inventario dei manoscritti della Biblioteca comunale degli Intronati, a cura di Gino Garosi, Siena, Ciaccheri, 2002, 3 voll.
    Il I vol. è dedicato ai fondi corrispondenti alle collocazioni topografiche X (X.I.3-X.VI.3) e A (A.I.1-A.XI.62); il II vol. è dedicato alle collocazioni B (B.I.1-B.XI.22) e C (C.I.1-C.III.30); il III vol. contiene gli indici per secoli, manoscritti datati, autori opere e soggetti, incipit dei testi anonimi, illustrazioni, stemmi, ornamentazioni delle legature, copisti e scrutture autografe, notazioni musicali, testi a stampa, note di possesso e note di provenienza.

  • Gli autografi Porri della Biblioteca Comunale di Siena. Catalogo, a cura di C. Bastianoni e di M. De Gregorio, Firenze, Giunta Regionale Toscana, La Nuova Italia, 1989, 2 voll.
    Nel catalogo è descritta la raccolta di autografi che il libraio collezionista senese Giuseppe Porri lasciò in legato alla Biblioteca. La collezione – ricca di materiali riguardanti la realtà culturale senese del secolo XIX - copre un arco cronologico compreso tra li fine del XIII e tutto il XIX secolo. Una parte degli autografi rimane descritta nel catalogo a schede mobili in consultazione nella Sala manoscritti e libri antichi della Biblioteca.

  • Gino Garosi, Lettere e documenti dell’età del Risorgimento. La raccolta di Péleo Bacci della Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena, 1990.
    Vi è descritta la raccolta di documenti e lettere, relativi al periodo risorgimentale, donata da Péleo Bacci alla Biblioteca.

  • Inventario topografico dei manoscritti. Appendice, 3 voll., ms.
    E’ l’Appendice all’inventario topografico realizzato da L. Ilari dove sono inventariati i manoscritti pervenuti in Biblioteca durante le soppressioni unitarie o comunque dopo la compilazione  del catalogo a stampa per materie.

  • Inventario del fondo Musica manoscritta, dattiloscritto.

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