Luigi De Angelis

Storia della Biblioteca di Siena: Luigi De Angelis

Francescano, nato a Città della Pieve nel 1761, Luigi De Angelis, superiore del Convento di San Francesco di Siena negli anni della dominazione francese, fu docente di Teologia dogmatica nell'Università a partire dal 1803 e autore di diversi saggi sull'arte senese. Incaricato dal 1805 di provvedere alla censura delle opere da rapppresentarsi nei teatri senesi, in seguito alla chiusura dello Studio decisa dal governo francese si trovò nelle condizioni di dover supplicare l'imperatore per un indennizzo alla perdita della cattedra. Proponeva nell'occasione la nomina a responsabile della pubblica biblioteca o, in alternativa, l'incarico di direttore delle Belle Arti nel Dipartimento dell'Ombrone. Pubblicava intanto, nello stesso 1810, il Discorso storico sull'Università di Siena, con cui si faceva interprete delle richieste senesi per una sollecita riapertura del secolare Studio cittadino.

La nomina del De Angelis a responsabile della Pubblica Biblioteca di Siena fu ratificata dal Consiglio della Municipalità il 7 dicembre 1810, a circa due mesi di distanza dal decreto del 18 ottobre degli occupanti francesi che aveva destinato la Biblioteca alla Comunità civica senese. Svincolata definitivamente dall'Università (chiusa in quegli anni e riaperta soltanto nel 1814), la Biblioteca si avviava a riaprire le sue porte dopo i lavori resisi necessari a seguito del disastroso terremoto del maggio 1798, in anni che avevano assistito alla morte del primo bibliotecario Ciaccheri e ad un'ulteriore soppressione delle realtà conventuali, il cui patrimonio era destinato ad accrescere i depositi della nuova Comunale.

Proprio questa fu l'attività precipua del francescano, impegnato per anni a trovare adeguata sistemazione ai codici e ai volumi povenienti dai conventi soppressi. In parallelo il De Angelis, oltre a sottrarre il patrimonio della Biblioteca alle interessate attenzioni degli occupanti di ritorno a Parigi, si adoperò per fornire la Biblioteca di nuovi strumenti catalografici, in grado di rendere conto delle recenti accessioni. Così, accanto al lavoro sui codici più antichi, che il francescano avrebbe pubblicato nel 1818 in appendice ai Capitoli dei Disciplinati, vennero iniziate le procedure per fornire la Biblioteca di indici aggiornati, affidando alla fine l'incarico al custode Lorenzo Ilari, che avrebbe visto pubblicato il suo lavoro in sette volumi fra il 1844 e il 1848. Un catalogo che rimane ancora oggi per certi versi insostituibile per le ricerche in Biblioteca.

Il De Angelis morì nel 1833.

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